lunedì 3 dicembre 2012

Il medico della mutua, di Luigi Zampa (1968)


Siamo nell'anno in cui "l'utero è mio e lo gestisco io", le rivolte studentesche, lo scontro tra generazioni ed il rock & roll.
In questo ambiente comunista e rivoltoso si snoda questo film che parla di Alberto Sordi che entra nel suo studio di medico curante che odora di meconio e urina di anziano ed esclama alla sua maniera: -Ahò, io so io e voi non siete un cazzo!- al che tutti i pazienti, chi con il bastone e chi con un neonato in braccio, si alzano in piedi ed eseguono un fragoroso applauso in si bemolle all'esimio dottore, qualcuno perde l'equilibrio e cade scivolando sulla sua urina.
Poi Alberto Medico Mutua va in ospedale e fa il giro dei pazienti e per risollevare il morale di tutta quella gente triste e malata butta tutti i fogli delle cartelle mediche dei pazienti sostituendole con fotocopie delle pagine della Settimana Enigmistica con "unisci i puntini" ed "annerisci gli spazi".
L'amministrazione dell'ospedale contenta del suo operato decide di promuoverlo "Cavaliere dell'Ordine dei Malati" e gli assegna la minzione d'onore del reparto di Urologia.
Il film termina con la celebre scena in cui Alberto Sordi torna stanco da lavoro e mangia i maccheroni con yogurt, latte e cereali notando che né la Ranitidina né il Maalox gli fanno effetto.

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