Siamo nell'anno in cui "l'utero è mio e lo gestisco io", le
rivolte studentesche, lo scontro tra generazioni ed il rock & roll.
In questo ambiente comunista e rivoltoso si snoda questo film che parla
di Alberto Sordi che entra nel suo studio di medico curante che odora di
meconio e urina di anziano ed esclama alla sua maniera: -Ahò, io so io e voi
non siete un cazzo!- al che tutti i pazienti, chi con il bastone e chi con un
neonato in braccio, si alzano in piedi ed eseguono un fragoroso applauso in si
bemolle all'esimio dottore, qualcuno perde l'equilibrio e cade scivolando sulla
sua urina.
Poi Alberto Medico Mutua va in ospedale e fa il giro dei pazienti e per
risollevare il morale di tutta quella gente triste e malata butta tutti i fogli
delle cartelle mediche dei pazienti sostituendole con fotocopie delle pagine
della Settimana Enigmistica con "unisci i puntini" ed "annerisci
gli spazi".
L'amministrazione dell'ospedale contenta del suo operato decide di
promuoverlo "Cavaliere dell'Ordine dei Malati" e gli assegna la
minzione d'onore del reparto di Urologia.
Il film termina con la
celebre scena in cui Alberto Sordi torna stanco da lavoro e mangia i maccheroni
con yogurt, latte e cereali notando che né la Ranitidina né il Maalox gli fanno
effetto.
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