lunedì 19 novembre 2012

La gente mormora, di Joseph L. Mankiewicz (1951)


Secondo il II tomo dell'autorevole Enciclopedia del Cinema di G. Capucchione,
"il film parla di un brillante ginecologo interpretato da Cary Grant che utilizza metodi poco ortodossi per visitare le proprie pazienti;
egli per non farle imbarazzare si fa bendare dalla sua assistente poco prima della famosa formula: -Li poggi sulle staffe-.
Tutto il film è un susseguirsi di visite ginecologiche in cui appena il protagonista tocca le grandi labbra alla paziente le si accende il naso rosso e viene emesso un fastidioso cicalino.
Al 96% non c'è alcuna visione di sangue. In alcune scene si vede anche: nemico del ginecologo con saugella drogata. E' il film preferito dal suo regista. Voto Bello+".
Incuriosito da tale giudizio ho guardato il film con alcuni amici e tutti umanim... unaminam... proprio tutti non  hanno fatto altro che confermare il voto Bello+ che il professor Capucchione ha assegnato alla pellicola,
poi ci sono echi di maccartismo per niente velati, una vezzoca (bigotta per i non anglofoni) che apre il film che ha una fantastica faccia di cazzo ed un copione molto brillante, poi c'è anche un uomo che non parla ma che poi sfila la corona a uso fontana spilata.
Pero' a dire il vero io mi volevo vedere "Inseparabili" d David Cronenberg,
quello si che è un film serio sulla figura del ginecologo.
Ve ne sono addirittura due! Gemelli! Monozigoti!! Rattusissimi!!!
Ovviamente se uno di loro due frequenta una ragazza l'altro ci fa la zuppa, tanto la tipa non se ne accorge ed il cagna e scagna è tranquillo.
Contrariamente ad "Inseparabili" che ti pone dentro e fuori un imponente carico d'angoscia, alla stregua di una rosa verniciata di nero che ti viene poggiata sulla testa e che vuoi decisamente non far cadere in terra,
"La gente mormora" sortisce l'effetto opposto, un delicato e frizzantino solletico all'inguine che al contempo ti piace e ti smuove, suscita reazioni e solleva gli angoli della bocca all'insù, più o meno come per una donna può essere la vista di un aitante ginecologo, almeno finché non impugni lo speculum, non gli puzzi il fiato di dado knorr o non sia affetto da fastidiosi tic nervosi, presso: il lettino con siparietto.

lunedì 12 novembre 2012

M.A.S.H., di Robert Altman (1970)


L'HUAC è il "Comitato per le attività antiamericane" nato dopo la seconda guerra mondiale,
tramite esso McCarty ed il presidente Nixon si incularono migliaia di comunisti o di presunti tali nella paranoia dilagante dell’epoca.
Dopo un'interrogazione a tappeto a 47 mestieranti della Hollywood del '47 esce fuori tra tanti il nome di un certo Ring Larner Jr, anche lui comunista o presunto tale.
Larner verrà poi interrogato a sua volta appellandosi al I emendamento rifiutandosi così di aprire bocca,
questo gli varrà l'accusa di attentato al Congresso, la condanna a 12 mesi di carcere, una multa di 1000 dollari ed il licenziamento in tronco da parte della Fox.
Circa 20 anni dopo scrive la sceneggiatura di questo cazzo di film e sbanca tutta la madonna, Oscar, Golden Globe e Cannes compresi.
Perché dentro ci sono chirurghi goliardici a cui piace far soffrire le persone?
Perché erano gli anni del Vietnam ed il film è ambientato in Vietnam anche se la produzione impose che il Vietnam del film si chiamasse Corea?
Perché il sesso pervade tutta la pellicola e non è nemmeno casto e delicato?
Perché sembra un film in cui gli attori sguazzano come abbandonati a se stessi (in realtà fu proprio così, per tale motivo i protagonisti Elliott Gould e Donald Sutherland chiesero il licenziamento del regista Altman, si lamentarno che lui non li cacava proprio e pensava solo all'ambientazione)?
Poi può essere che non vi piace, in tal caso potrete comunque spararvi le pose che l'avete visto, chiosando con "Cassiodoro" e "Bollore" rispettivamente i vostri amici superdotati e le vostre amiche ninfomani impenitenti.